Ora mi sto divertendo!!! Intervista a Marco Fantato

A che età hai iniziato a giocare e quali sono state le squadre in cui hai militato?

Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 6 anni nella squadra del mio paese, la Giovane Italia Polesella, dopo aver giocato a pallavolo. Qualche anno dopo non vi era più possibilità di continuare a Polesella, a quel punto sono andato giocare al Canalbianco, dove non mi sono trovato molto bene. Successivamente ho scelto di andare a giocare alla Copparese, dove ho terminato il settore giovanile, per poi esordire in prima Categoria a Crespino due anni fa. La mia esperienza a Crespino è durata solo qualche mese a causa di qualche incomprensione con l’allenatore e l’assenza di una vera organizzazione societaria. L’anno successivo sono arrivato qui a Frassinelle e questo è il mio secondo anno in questa società;

Ricordi il tuo esordio e in che ruolo giocavi?

Il mio esordio in Prima squadra l’ho fatto a Crespino, dove ho giocato terzino destro, purtroppo il mio esordio è stato ritardato da una squalifica rimediata l’anno recedente.

Chi è il tuo mito calcistico e qual è la tua squadra del cuore?

Io fin da piccolo sono di fede bianconera, quando ero piccolo adoravo vedere giocare Ronaldo al Manchester United, mentre un giocatore a cui mi ispiro per il mio ruolo è Sergio Ramos .

Qual è l’allenatore che ti ha dato di più nella tua crescita umana e sportiva?

L’allenatore che mi ha insegnato di più è stato Rudy Bertocchi, quando ero alla Copparese, sia dal punto di vista tecnico che umano e anche per quanto riguarda la gestione del gruppo. Anche il nostro attuale allenatore Francesco Milan, ci stimola molto a giocare la palla senza paura e dal punto di vista umano ci ha dato tantissimo.

Qual è un tuo pregio e un tuo difetto?

Sicurante come tutti ho molti difetti, tra i quali spiccano il pessimismo e la permalosità. Un pregio è sicuramente la mia determinazione.

Qual è il compagno di squadra con cui hai legato di più?

Quando sono arrivato qui l’anno scorso, i miei compagni mi hanno subito fatto sentire a mio agio, mi trovo in gruppo fantastico, sono molto legato a Davide Bari, è un esempio da seguire, non è di molte parole, però è sempre pronto a dispensarmi consigli. Ma anche tutti gli altri sono molto importanti per me, siamo una vera e propria famiglia

Il momento più bello e quello più brutto del tuo percorso calcistico?

Il mio percorso calcistico è sempre stato di alti e bassi, parlando della storia recente, gli ultimi 2 anni non sono andati per niente bene. A Crespino c’era un clima surreale dato dall’assenza di risultati e da una società quasi sempre assente. L’anno scorso ho avuto qualche infortunio di troppo che mi ha tenuto a lungo lontano dal rettangolo verde. Quest` anno è o per lo meno è stato fino a questo punto un anno positivo, con buoni risultati ottenuti in entrambe le competizioni disputate (Coppa Veneto e Campionato). Anche alla Copparese ho trascorso molte annate bellissime con ottimi risultati.

Cosa pensi della società del Frassinelle e quali sono secondo te le note positive e negative?

L’anno scorso non mi sono divertito molto a causa dell’infortunio e di qualche incomprensione con l’allenatore. Per quanto riguarda la dirigenza, si possono esprimere solo opinioni positive, che dire ti fanno sentire come a casa, una grande famiglia, loro ci sono sempre.

Quali sono le tue manie o riti scaramantici prima della partita?

Personalmente sono abbastanza scaramantico, ogni partita che disputo ripeto la stessa routine. Mi sveglio la mattina, spesso non faccio la colazione, poi pranzo anticipato, mangio sempre pasta al pomodoro ed un frutto e poi si parte. All’arrivo al campo appoggio la borsa in spogliatoio e poi vado in campo per vedere le condizioni dello stesso, per scegliere i tacchetti. Una volta rientrato in spogliatoio preparo le scarpe aspetto il discordo del mister, poi mi scrocchio le ginocchia, mi vesto e mi lavo il viso e poi esco a fare riscaldamento. Terminato quest’ultimo si rientra in spogliatoio ci si da la carica, spesso passo da tutti i miei compagni a dargli la mano per prendere coraggio tutti insieme, metto i parastinchi e la fascetta per i capelli e poi sono pronto per giocare.

Secondo te i tuoi attuali compagni cosa pensano di te?

Sinceramente il pensiero degli altri importa relativamente, l’unica cosa che mi importa è che i miei compagni ripongano fiducia in me, come io la ripongo in loro.