Bomber si nasce o si diventa? Intervista a Manuel Toffalin

A che età hai iniziato a giocare e quali sono state le squadre in cui hai militato?

Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 7 anni nelle giovanili del Canalbianco, ci sono restato fino all’ ultimo anno degli esordienti poi sono passato nell’allora Santa Sofia a Lendinara, dove ho fatto i due anni di giovanissimi, i due di allievi, per poi passare in prima squadra con il Vis Lendinara dove ho fatto promozione e prima categoria, poi per i turni a lavoro sono passato in seconda al Bosaro un anno e mezzo. Fino ad arrivare oggi al Frassinelle, e questo sarebbe il secondo anno.

Ricordi il tuo esordio e in che ruolo giocavi?

Il mio esordio è stato all’età di 16 anni col Vis Lendinara in promozione ovviamente da attaccante come oggi, Quel giorno lo ricordo molto bene, anche perché’ noi eravamo terzi in classifica e giocavamo contro il Mestrino la prima in classifica e predavamo 1 a 0. Mancavano ormai 15 minuti alla fine e il mister mi dice di entrare, entro e dopo 2 minuti segno con un destro a giro sotto l’incrocio il gol dell’1 a 1. Alla fine la partita l’abbiamo vinta 2 a 1. Momento che ha cambiato decisamente la mia carriera.  

Chi è il tuo mito calcistico e qual è la tua squadra del cuore?

Diciamo che di miti calcistici ne avrei più di uno ma quello a cui mi ispiro di più è Carlitos Tevez, per la sua grinta che mette ogni volta in campo mi ha sorpreso molto l’anno in cui è venuto alla Juventus, la mia squadra del cuore, e da li me ne sono affezionato particolarmente.

Qual è l’allenatore che ti ha dato di più nella tua crescita umana e sportiva?

Di allenatori bravi ne ho avuto tanti ma quello che mi ha aiutato tanto a crescere come calciatore e come persona è stato senza alcun dubbio l’allenatore che avevo negli allievi regionali al Vis Lendinara Gino Zatta

Qual è un tuo pregio e un tuo difetto?

Diciamo che ti difetti ne ho tanti ma credo di avere anche qualche buon pregio, ad esempio quello di ascoltare tutti anche se a volte è molto difficile.

Qual è il compagno di squadra con cui hai legato di più?

Ho legato con molti compagni di squadra ma se devo dirne uno in particolare sicuramente dico Luca Bevilacqua con cui ho giocato a Lendinara.

Il momento più bello e quello più brutto del tuo percorso calcistico?

Il più bello sicuramente è l’esordio in promozione, quello più brutto la retrocessione in prima categoria.

Cosa pensi della società del Frassinelle e quali sono secondo te le note positive e negative?

Del Frassinelle penso che sia una società molto seria, quello che dice lo fa sempre o almeno cerca in tutti i modi di farlo. Note negative non ne ho

Quali sono le tue manie o riti scaramantici prima della partita?

Non ho nessuna mania e nessun rito scaramantico prima della partita anche perché credo poco in queste cose.

Secondo te i tuoi attuali compagni cosa pensano di te?

Penso che il rapporto che ho con i miei compagni sia di stima e rispetto con tutti quanti, ovviamente siamo fatti tutti diversi e non si può andare sempre d’accordo, ma alla fine tutto si risolve anche perché’ stiamo parlando di un divertimento e una passione come il calcio.