Intervista al presidente Lamberto Paulon

Oggi incontriamo virtualmente il presidente Lamberto Paulon, da diversi anni alla guida dell’ usdfrassinellecalcio. Sia da ristoratore che da presidente di calcio, ha sempre messo passione e dedizione nel suo lavoro. Legato profondamente al suo territorio non ha mai smesso di trasmettere entusiasmo a chi lo circonda e il suo motto ad inizio anno è sempre: “a l’è l’an bon” (E’ l’anno buono).

Ci racconterebbe la sua storia e il suo legame con il calcio a Frassinelle, da quando ha iniziato come calciatore per poi finire come presidente?

Per raccontare la mia storia con il calcio Frassinelle bisognerebbe andare indietro di cinquant’anni, comunque la facciamo un po’ più breve. Ho giocato nelle giovanili del Frassinelle e poi ho esordito e giocato in prima squadra (3° categoria) fino al momento di andare al servizio militare. Sono entrato in società come segretario a ventiquattro anni. Nel 1974/75 abbiamo vinto il campionato e coppa provinciale di terza categoria. Eravamo una squadra fortissima con il grande allenatore Balestra, il bomber Milani Almerino ( attuale direttore sportivo) e Sicchieri Paolo. Sono stato eletto presidente e rimasto in carica per dieci anni per poi uscire a causa di qualche divergenza e per esigenze lavorative. Nel 2014/15 Milani Almerino mi confidò che la società era in difficoltà e mi chiese di ritornare a fare il presidente… e io accettai. 

Per quale motivo ha accettato la carica di presidente e quanto è stato sostenuto in questo percorso?

Ho accettato la carica di presidente perché mi piaceva la genuinità del calcio che riuscivamo a fare e del suo legame con il territorio. Gia nel 2009 la società di allora mi propose di organizzare la “Festa della Bondola” in quanto essendo ristoratore da oltre vent’anni, avevo una buona esperienza. Fino ad oggi la “Festa della Bondola” e il torneo di Maggio per i piccoli calciatori, sono stati i maggiori sponsor  della società e ci hanno permesso di navigare tranquilli. Non smetterò mai di ringraziare i nostri clienti dal “palato fine” e tutti i nostri volontari che mi hanno seguito in questa avventura. 

Cosa pensa di aver portato del “suo” al calcio Frassinelle?

Sicuramente la voglia di mettermi in gioco in prima persona, di organizzare e lavorare per il bene comune. Non sarei riuscito in questo cammino se non avessi avuto l’aiuto e la complicità di tutti i dirigenti.

Quali sono stati i momenti più brutti e quelli più belli di questo cammino?

Il momento più brutto è stato al primo anno del mio incarico (2014/15) con la retrocessione in terza categoria che però è stato vissuto come stimolo e incentivo per ripartire con più entusiasmo. L’anno successivo (2015/16), infatti, abbiamo fatto la combinata campionato e coppa Polesine ed è stato bellissimo. La società dell’usdfrassinellecalcio ha vinto cinque campionati di terza categoria e due coppe Polesine.

Quali e come sono i rapporti con le istituzioni locali, altre associazioni e sponsor? Pensa che ci dovrebbe essere più collaborazione?

Tu mi fai delle domande provocanti e dovrei scrivere pagine su pagine. Ti dico solo che ringrazio gli sponsor locali, i tifosi e soprattutto lo staff della società.

Le piacerebbe avere un settore giovanile come una volta o almeno una juniores a sostegno della prima squadra?

Quando sono entrato come dirigente, il settore giovanile si era già sciolto e abbiamo provato a ricostruire qualcosa con grandi difficoltà. Negli anni ottanta siamo riusciti ad avere cinque squadre giovanili e dal nostro vivaio sono usciti alcuni professionisti motivo di tanto orgoglio. Oggi non riusciamo a sostenere un impegno del genere e non vogliamo schierarci dalla parte di quelli che lo fanno per intascare rette. Meglio lasciare fare a chi ha mezzi e competenze. Nel nostro territorio ci sono alcune società che lavorano bene e meritano di essere elogiate per il lavoro che fanno.

Passando all’attuale  situazione sportiva e a quanto si prospetta , lei cosa si aspetta e cosa proporrebbe alla Federazione?

Attualmente la situazione sociale e sportiva è drammaticamente confusa. Continue ipotesi e opinioni contrastanti non fanno altro che alimentare il disagio senza dare risposte concrete. Tutto questo non è giusto e mi rammarica molto, soprattutto perché società come la nostra, che hanno budget limitati, non sanno più cosa fare. Alla Federazione calcio non mi sento di proporre niente perché andrei ad alimentare ulteriormente lo stato di confusione. Se potessi dare una opinione in merito all’assegnazione di titoli o retrocessioni, io ne sarei contrario.

Visti i buoni risultati della corrente annata, pensa che la rosa andrebbe rinforzata per un eventuale “salto” o questo vi spaventa? 

I risultati di quest’anno fino ad ora sono stati eccezionali, pensavamo di arrivare fino in fondo al trofeo coppa Veneto soprattutto perché i ragazzi ci credevano molto e se lo meritavano. Vogliamo scommettere ancora su di loro anche se è probabile che ci saranno nuovi ingressi e uscite. Per quanto riguarda il “salto”, ti dico che a Frassinelle affrontiamo le sfide una alla volta con forza ed entusiasmo. La storia del nostro territorio e dell’usdfrassinellecalcio lo ha sempre dimostrato.

Cosa pensa dei suoi ragazzi e del mister? Cosa direbbe ai vecchi e ai giovani in visione del prossimo anno?

Dal punto di vista sportivo, i ragazzi e i mister Francesco Milan e Ferruccio Nibale, stavano facendo una stagione unica ed esemplare. In diverse occasioni ho notato il loro valore umano, andando oltre a qualunque ricompensa di classifica. Ai miei ragazzi mi sento di dire che sono fiero di rappresentarli, soprattutto perché hanno condiviso i valori e gli obiettivi della nostra società. 

Se dovesse raccogliere in una immagine che rappresentasse quest’anno calcistico, quale momento sceglierebbe?

Avrei molti momenti da ricordare ma l’immagine che mi lega a questa annata sportiva è sicuramente la partita di coppa Veneto contro il Brendola vinta ai rigori. Entusiasmo, determinazione e cuore sono stati gli ingredienti di una partita che anche loro porteranno nell’album dei ricordi. Purtroppo è stato un peccato terminare qui il cammino…

Per concludere si sente di ringraziare qualcuno in particolare: giocatori, dirigenti, tifosi, sponsor? 

Un ringraziamento particolare lo devo a mister Francesco Milan per i valori umani e sportivi che è riuscito a trasmettere ai nostri ragazzi. Non sapendo come andrà a finire posso solo dire che mister e ragazzi meritavano qualcosa di importante. Un ringraziamento non manca sicuramente ai tifosi sempre presenti, agli sponsor sempre molto generosi e tutta la società che mi ha sempre sostenuto. Sperando che questa emergenza del virus finisca presto e consapevoli che tutto sarà più difficile, mi sento di dire che noi ci saremo e proveremo a sognare ancora.